This website is available in portrait mode only. Turn your phone as shown.
Crafts

La giacca: un’opera in tre atti

La costruzione di una giacca Canali è un viaggio ricco di particolari, gesti, dettagli; un percorso fatto con occhi attenti e movimenti guidati da grande consapevolezza, in cui la dimensione del tempo segue le proprie regole.
31
La giacca: un’opera in tre atti

Cura, riguardo e attenzione sono alla base di tutto il processo di creazione di un capo, un’opera di precisione suddivisa in tre grandi atti eseguiti in punta di dita.

 

Atto primo: la materia

La giacca è un oggetto vivo, respira e si adatta all’ambiente e alle condizioni climatiche in cui si trova. La materia prima di cui è fatta ha caratteristiche uniche e nasce dalla lavorazione delle migliori fibre disponibili sul mercato, lavorate con perizia e trasformate in pregiati tessuti che Canali seleziona in esclusiva dai migliori lanifici al mondo.

 

 

È attraverso la scelta del tessuto, della fantasia e del colore che comincia la definizione del carattere di una giacca. Perché la stoffa rappresenta il primo capitolo della storia che ogni capo, quando indossato, racconta. Un po’ come la storia delle persone che si distinguono per carisma, inventiva, passione, al punto da divenire leader di cui si dice che “hanno stoffa da vendere”. Perché la stoffa nella giacca, come nell’uomo, simboleggia l’insieme delle caratteristiche che lo rendono speciale ed unico.

 

Atto secondo: la creazione

Ogni porzione di stoffa, tagliata e preparata per essere lavorata, viene affidata alle mani, mani precise che hanno il compito di eseguire con attenzione e sensibilità una parte del lungo processo che vede il suo compimento nella giacca finita.

Un grande puzzle ricostruito attraverso una serie di piccoli passaggi, tante parti diverse che prendono forma e si uniscono assieme: il davanti, le maniche e i colli, i fianchi, il retro, la paramontura con le tasche interne, la fodera. 

Ogni componente si aggiunge all’altra, in un percorso che in alcuni modelli arriva a contare 200 passaggi in successione. Una somma il cui valore finale è molto superiore a quello dei singoli elementi.

 

 

La costruzione di una giacca parte dal suo davanti. Innanzitutto, viene creato un rinforzo, per dare sostanza e forma allo scheletro che sosterrà il capo.

Entrano poi in scena le tasche, se ne delinea la forma, si aggiungono uno o più strati per dare loro sostegno, si applica la fodera. Successivamente le tasche sono cucite e modellate attraverso lo stiro, poi impunturate per dare armonia e abbellire le cuciture, e infine applicate alla giacca.

 

 

L’imbastitura della parte frontale della giacca è un passaggio fondamentale perché al suo interno è custodita la paramontura, una parte composta da diversi strati che hanno il compito di sorreggere il davanti e tenerlo “in forma”. Questo è un particolare distintivo della giacca sartoriale Canali, che ancora oggi è realizzata assemblando una ad una le varie parti, unite insieme da cuciture. In questo modo, la giacca possiede la struttura necessaria per accompagnare i movimenti del corpo, rimanendo sempre impeccabile.

Alla fine entra in scena l’ultimo protagonista del davanti, l’elemento che forse più di tutti racchiude il carattere e lo stile della giacca: il rever, ovvero il bavero. La sua forma è costruita attraverso un insieme di cuciture che ne definiscono la linea armoniosa, ne determinano il giro, il movimento e gli permettono di ben aderire alla tela.

Dopo avere completato il davanti, è il momento dei fianchi e del retro, e come per la parte frontale, queste componenti vengono prima imbastite con cuciture che hanno il compito di unire le varie parti, per poi essere foderate, cucite assieme, modellate attraverso lo stiro e rifinite attraverso l’impuntura.

 

 

Ora la giacca si compone di quasi tutti i suoi elementi principali, solo un passaggio manca a completare il capo: l’attaccatura delle maniche.

Un passaggio, questo, in cui l’abilità di chi opera è in grado di creare una manica tridimensionale a partire da un tessuto bidimensionale. Questo avviene grazie alle lentezze, un insieme di cuciture arricciate, che hanno il compito di dare mobilità ed elasticità al movimento di tutta la manica. 

Un’abilità raggiunta attraverso anni di esperienza, per arrivare ad acquisire la capacità e la giusta sensibilità nel distribuire le lentezze in base al tessuto. Il risultato è una manica dalle linee morbide e pulite che dona una vestibilità estremamente confortevole.

 

 

Atto terzo: la prova finale

La giacca, nella sua interezza, è giunta ora quasi al termine.

L’ultima stiratura, a differenza delle fasi precedenti in cui lo stiro serve a dare una forma e una struttura precise, ha lo scopo di restituire armonia alle fibre del tessuto, e di definire le linee del capo che ora è pronto per la prova finale.

Quest’ultima fase è eseguita in modo accurato, manualmente. È il momento in cui si verifica che tutto il processo si sia svolto nel modo più corretto. Per ogni singolo capo si controllano lunghezze, taglie e misure di ogni elemento. Si esaminano le geometrie delle texture, l’integrità del tessuto e l’esecuzione delle lavorazioni.

 

 

Ad occuparsi di questo importante passaggio sono ancora una volta le mani di chi conosce ogni centimetro, ogni cucitura, ma anche gli occhi attenti di chi ha l’abilità di scovare ogni piccola imperfezione.

Il lungo lavoro di creazione di una giacca è ora compiuto. L’opera di creazione in tre atti ha concluso la sua rappresentazione, ma non è ancora tempo che cali il sipario.

La giacca è pronta ora per essere indossata, per trovare il suo attore protagonista, e per iniziare a raccontare la sua storia.